La stanza di Duilio Disco

Duilio Disco

dall'album di DUILIO DISCO

di  DUILIO DISCO

 

Cari amici,

ho appena terminato il lavoro di trascrizione  degli interventi fatti a Paderno nel Raduno Ex-lali e credo opportuno dire la mia.  Parlando con i dirigenti dell' Associazione  ricevo il grazie per quello che sto facendo; in realtà sono io che ringrazio loro, da coloro che l'hanno fondata agli attuali dirigenti, perché ci consentono,  nonostante  siamo sparsi in tutto il mondo, di continuare  a ritrovarci. Ringrazio i redattori del nostro notiziario, quelli passati tra cui Roberto Longo, e Fratel Gip senza i quali non ci sarebbe questa vicinanza. Per me è un piacere  poter  contribuire  ad alleggerire  il lavoro redazionale,  per quanto posso essere utile con le mie capacità.

Quest'anno  l'assemblea  di Paderno è stata particolarmente  emozionante  e credo che la trascrizione fedele degli interventi pot fare rivivere a chi era presente le emozioni  vissute e agli assenti vicini e lontani fargliele vivere come fossero stati insieme a noi.

Nel 1975 o '76 incontrai a Bergamo o a Paderno (non ricordo esattamente  quando e dove) Frate1 Amedeo per la prima  volta dopo il 1970; si ricordava di me ma soprattutto eli mio papà; ogni tanto a Tripoli capitava in sella alla sua bicicletta in officina, in Sciara Sidi El Bahlul, dietro la Madonna della Guardia; chiacchieravano del più e del meno e poi Fratel Amedeo  ripartiva alla ricerca di altri ex che abitavano lontano dall'Istituto  La Salle. Mio padre era un ex, ha frequentato la V elementare  nell'Istituto  dei Fratelli nel 1936. Aveva solo le elementari  ma era considerato  un genio in elettromeccanica.

Quando parlava di Fr. Amedeo gli brillavano gli occhi.

Fratel Amedeo Corrado Disco, papà di Duilio

Quando lo l'incontrai gli chiesi se potevo iscrivermi all' Associazione:  pensavo fosse ta per chi non aveva frequentato  le scuole lasalliane,  ma lui mi disse che le iscrizioni sono aperte a tutti e che i figli dei loro alunni potevano ritenersi Lasalliani  comunque.  Prese il suo piccolo quadernino  n ro con le pagine gialle e il taglio rosso, e con una matita piccola anche lei, scrisse soltanto il mio nome  (allora si contribuiva  con 5.000 lire)  e la mia sorpresa fu che da allora cominciarono  ad arrivarmi a casa i notiziari.

A frequentare  i raduni di Paderno fui invogliato da mio zio Carlo Guarrasi che con la zia Assunta  Calandrino,  fino a che visse lui, non si perdevano l'appuntamento  annuale.

Zia Assunta Calandrino e zio Carlo Guarrasi in gita in barca Zio Carlo al piano

si ritrovavano con Gaetano Monti, con Pippo Tommaselli  e tanti altri. Erano anche allora come oggi momenti  di gioia e di festa, e anche se duravano la sola giornata  domenicale, erano sufficienti a farci sentire appagati per gl i amici ritrovati.

Purtroppo  da quando sono in pensione, ho litigato con la penna per cui mi viene difficile buttare g i miei pensieri.

 Tre fratelli Disco: da sinistra Antonio, Duilio e Sergio

Duilio Disco