Le poesie di Domenico Ferrante

Domenico Ferrante

 

Zattera

 La Zattera della Medusa di Theodore Gericault

Dopo la bufera

del mio naviglio

non è rimasto nulla:

una zattera

e me solo

che l’infinito culla

attonito,

negli spazi senza

meta.

 

Ai confini

del perpetuo vagare

alla deriva

nell’immensità

non esiste nemmeno

la gioia di sperare

il sapore di soffrire

la paura di morire.

 

Negli abissi

ho sepolto la memoria

e la coscienza

di esistere.

 

Ma se i sogni

e l’oblio

mi spingeranno

verso lidi di vita

sarà un limbo:

un regno di fanciulli,

di innocenza infinita.