La stanza di Roberto Longo

Roberto Longo

Dalle cantine ... alle soffitte (prefazione)

di   Roberto Longo

“Dalle cantine alle soffitte” non è un’irriverente parodia di”Dagli Appennini alle Ande” il  toccante racconto di Edmondo De Amicis.

È semplicemente l’ invito a rovistare nei solai, nelle cantine, in fondo a vecchi bauli e polverosi cartoni che Presidente e Consiglieri hanno calorosamente rivolto a tutti, durante il Raduno di Torino. Invito alla ricerca di foto, ritagli di giornali, filmini.

Si tratta di quelle foto scattate molto tempo fa con tanto entusiasmo e probabilmente viste soltanto una volta, appena sviluppate, poi relegate dentro scatole ed album e condannate all’oblio. L’esortazione è: andare a ripescarle, salire sulla macchina del tempo, innestare la marcia indietro a molti decenni fa e scendere in prossimità  degli anni più belli. Più belli senza timore di smentita perché appartenenti alla gioventù.

Sicuramente con una foto tra le mani e con gli occhi fissi sulle immagini, i primi sentimenti che affioreranno saranno tristezza e grande malinconia ma si risolverà tutto in pochi minuti. Poi si chiamano i familiari, gli amici presenti ed iniziano i “ti ricordi … qui eravamo a … c’era anche …”

Ed allora perché anziché ricordare il passato con un ristretto numero di persone, non mandare il tutto, ovviamente in fotocopia o duplicato, a “ l’oasi” per rendere partecipi tutti i lettori che forse si riconosceranno in esse?

È questo lo scopo dell’invito a rovistare in cantine e solai. Ricordare il passato vuol dire ricordare la giovinezza quindi tempi meravigliosi. Ed erano tempi migliori di quelli attuali, se non dal punto di vista economico, senz’altro da quello morale.

In questa prima puntata, pubblichiamo il risultato di quattro“Safari”effettuati da tre “ cacciatori”.

(prefazione  a cura di Roberto Longo)