Vorrei
poter tornare ad Ain-Zara
per
riposare , nella notte arcana,
sul
letto illuminato dalla luna,
porte
e finestre aperte senza aver mai paura.
Io
quasi quarant’anni là trascorsi,
in
quell’oasi immune da violenza
abitata da buona
proba gente
che pur se orba del
cristian Vangelo,
sol conoscendo il verbo del
Corano,
fraternamente ospitava lo straniero
con etica del buon samaritano.
E
allora un’onda di rimorso amaro
m’invade il cuor per non aver saputo
abbastanza, alla fine,
ringraziare
i vari
Ahmed, Fatma o Najaty
per l’ospitalità leale o per l’amore
che m’hanno offerto quasi qual donario!
Ora
son qui nella città civile,
astro
mondiale del diritto umano,
serrato in casa già
al calar del sole,
oppresso dall’ansia e
dal timore
che “tipi” di mia stessa
religione
usi ormai a
viver di rapina,
grazie
alle Leggi stolte, permissive e
volute da
Demagoghi velleitari
con ben mirati
colpi di bastone
mi stendan
per fregarmi la pensione
e poi
tranquilli andare all’elezioni
a
confermar fiducia ed a votare
la lor Democrazia dittatoriale
per un’Italia progressista
falsamente proletaria!