La stanza di Salvino Ragusa

Salvino Ragusa

IL MIO VIAGGIO  A TRIPOLI

Dal 29 agosto al 5 settembre 2009

 

 

Tutto è cominciato il 13 Giugno 2009 in occasione della storica visita del Leader della rivoluzione Muammar el Ghaddafi

Muammar el Ghaddafi

Nuri Messaud el Mismari

ed all’invito personale da parte dell’Ufficio Popolare della Giamahiria Araba Libica a partecipare all’incontro tenutosi a Villa Pamphili, grazie all’amicizia che diversi amici tripolini avevano in gioventù con Nuri Messaud el Mismari, oggi divenuto Cerimoniere e Ministro per il Protocollo, il quale ha voluto fortemente che tale incontro si realizzasse.

Qualche settimana dopo, gli stessi amici, si riunirono per organizzare una visita di un folto gruppo di noi in terra di Libia, ricorrendo il 30 Agosto 2009, un anno dall’accordo di amicizia Libica-Italiana siglato a Bengasi.

In loco ci sarebbe stata la presenza del Segretario agli Affari Esteri presso il Senato Italiano On. Lamberto Dini, quella dell’Ambasciatore Italiano Dr. F. Paolo Trupiano e quella del Premier  per l’inaugurazione ad Azizia della nuova autostrada che collegherà il confine tra la Tunisia e l’Egitto.

Lamberto Dini

Paolo Trupiano

Silvio Berlusconi

Inoltre avremmo presenziato ai festeggiamenti per il quarantennale della Rivoluzione il giorno 1° Settembre 2009.

Devo ringraziare gli amici tripolini per aver chiesto la mia partecipazione e per essersi prodigati affinché questo viaggio avvenisse nel migliore dei modi e anche il Sig. Nuri el Mismari il quale attraverso l’Ambasciata Libica, ha coordinato i visti sui passaporti, prenotazioni del volo aereo e la sistemazione a Tripoli di tutto il gruppo, circa un centinaio di persone.

E’ stato un viaggio eccezionale….abbiamo trovato alloggio sulla nave da crociera “The Emerald” battente bandiera greca, ormeggiata nel porto tripolino, all inclusive, dove ho avuto il piacere e l’onore di conoscere tutti i ragazzi della nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale che dagli scarichi delle loro FRECCE, hanno fatto uscire una meravigliosa scia tricolore.

The Emerald

Salvino Ragusa nel porto di Tripoli

La Pattuglia Acrobatica Nazionale

A nostra disposizione erano stati messi due pullman ed alcune auto. Cena del primo giorno al Ristorante “Tuareg”, inviti di ingresso a tutte le manifestazioni, visita obbligatoria al Cimitero di Hammangi, due giorni sulla spiaggia di Sabrata presso l’Hotel Dar Tellil e visita del sito archeologico. Ultimo giorno, sistemazione all’ Hotel Fonduk el Kebir e gran finale…..una splendida cena nella villa di Nuri con tavoli sistemati tutto intorno alla piscina con piatti di Haraim, rishda, agnello al forno e poi frutta, dessert e non è mancato il tipico shai e poi musica e ballerine che si sono esibite nella danza del ventre con i loro tipici costumi.

Al ristorante "Tuareg"

Il teatro romano di Sabratha

Uno scorcio dell'Hotel Dar Tellil

Con mio fratello Sergio, mia sorella Silvana e l’amico Vittorio Genova abbiamo camminato per Tripoli con un sole a 40°, filmato e scattato foto senza alcun problema….abbiamo visitato ogni strada e visionato ogni palazzo che ricordava la nostra gioventù. Gli anziani e anche tanti giovani ci fermavano e molto gentilmente volevano sapere e ci ponevano domande alle quali rispondevamo con le nostre reminiscenze di arabo, aggiungendo che questo poteva essere l’inizio e la svolta per un nostro ritorno, a ricominciare da dove avevamo lasciato, certamente, ormai, non per noi, ma per i nostri figli ed i nostri nipoti. Altri volevano invitarci a casa per offrirci da bere o per una tazza di thé, ma visto che eravamo capitati nel periodo di Ramadan, abbiamo rifiutato per rispetto.

 Con mia sorella Silvana e l’amico Vittorio Genova

Con mia sorella Silvana e mio fratello Sergio

Vi ricordate la balaustra del nostro meraviglioso lungomare?

 Il Lungomare di Tripoli ieri

Il Lungomare di Tripoli oggi

Adesso esiste solo per figura in quanto il mare, oggi, si trova a circa 500 mt. dalla stessa e dove prima c’era l’acqua adesso corre una strada che fiancheggia il Castello, la città vecchia con l’Arco di Marco Aurelio e poi costeggia il mare dove sono sorti alcuni grandi alberghi, fino all’ex Lido e Bagni Sulfurei (Uadi Megenin) e prosegue verso Gurgi, Gargaresh, Zanzur, Zawia.

Le foto scattate, sono qualche migliaio…….questo è soltanto un piccolo sunto di tutte le cose fatte e viste in quei pochi giorni che per me sono stati intensissimi ed emozionanti. Non faccio commenti sulle impressioni che ho avuto visitando la città, specie della zona dove sono cresciuto ed ho vissuto per 27 anni, perché sono cose strettamente personali che serbo per me in fondo al cuore.                                              

P.S.  Purtroppo, tante cose devono essere ancora chiarite tra i nostri due paesi e se dobbiamo veramente voltare pagina, questo deve avvenire da ambo le parti. Se dobbiamo dimenticare la nostra espulsione avvenuta nel 1970, la confisca subita di tutti i nostri beni e le vessazioni di ogni genere alle quali fummo esposti…….che tutto ciò sia almeno compensato da un congruo e giusto risarcimento che noi rimpatriati attendiamo da anni e finora ignorato dai nostri governi. Vorremmo un riconoscimento per quanti di noi hanno lavorato sodo e contribuito allo sviluppo di quel paese che ancora amiamo come la nostra patria. Tale riconoscimento, però, lo vorremmo sentire a voce alta dai rappresentanti le nostre Istituzioni, e non solo. Vorremmo una parola di apprezzamento per l’importante  ruolo svolto dagli Italiani di Libia. I giardini sorti dalla sabbia del deserto, le città, le strade, gli ospedali e la valorizzazione dei siti archeologici…..per non parlare di tutte le attività industriali e commerciali.

                                                                           Salvino Ragusa