La stanza di Giuseppe Segalla

Giuseppe Segalla

"Quel ca me recordo"di Sabatino Libratti

a cura di   Giuseppe Segalla

         Per illuminare gli “Ex-LaLi” sulla figura di Sabbatino Libratti credo basti un cenno: è il cognato dell’indimenticabile Gildo Drago, è il fratello della Pina, la moglie di Gildo.

         Il suo “tempo tripolino” parte dal 1925, quando aveva 8 anni, e si conclude nel 1946, dopo la guerra e la prigionia, col suo rientro a Cogollo del Cengio (VI), suo paese d’origine.

         Alla bella quanto, per lui, lucidissima età di 88 anni, ha deciso di mettere insieme le memorie di una vita intensa, ricca di avventure, di difficoltà, di contrattempi, di mutazioni d’ogni genere, di sofferenze, ma anche di gioie profonde e di aspetti positivi.

Con l’aiuto dell’amico Luigino Frigo e la collaborazione di Carla Zordan ha scelto, dall’archivio ricchissimo delle “carte” e da quello della memoria, quanto potesse dare testimonianza della sua vicenda umana, avvertendo che non si tratta di un romanzo, perché a volte questa potrebbe essere l’impressione del lettore. Il titolo, in dialetto veneto, non spaventi nessuno: i testi sono scritti in Italiano, già dal sottotitolo, “Memorie di un emigrante cogollese”!

         Il “dopo Africa” di Sabbatino ha costituito un percorso quale solo nell’ambito dei paesi, meglio se di piccola taglia, può essere configurato. Sono realtà ancora vivibili, dove ci si conosce per nome, dove il sindaco e il parroco godono di prestigio, dove ai funerali partecipano praticamente tutti, dove si trova sempre un posto per parcheggiare l’auto… In questa realtà, a Cogollo del Cengio, il nostro amatissimo Socio ha percorso tutto il “cursus honorum”: è stato consigliere comunale, sindaco, giudice conciliatore, presidente di associazioni d’arma (Ancr) e di volontariato (Pro Loco), cerimoniere apprezzato e impeccabile nelle celebrazioni patriottiche di tutto il circondario, estensore di cronache locali…

Tutto è rivissuto e proposto nel libro con una partecipazione umana contagiosa, capace di tradurre la sovrabbondanza dei sentimenti di Sabbatino, al di fuori da ogni incrostazione o presunzione di tipo letterario.

         Il nostro interesse di “Ex-LaLi” va in particolare ai capitoli che ricordano l’ormai lontano passaggio in Africa di Sabbatino Libratti perché lì la sua storia trova coincidenze con la nostra.

Egli frequenta la mitica scuola del Vicariato di Sciara Espagnol negli anni dal 1925 al ’29, acquisendo quel bagaglio di cultura e di fede che lo accompagnerà per tutta la vita e di cui si sente tuttora orgoglioso e grato ai Fratelli.

         Il curatore dell’opera, Luigino Frigo, ha messo ordine e posto argini all’esondazione dei ricordi e dei sentimenti di Sabbatino, convinto alla fine che ne sia scaturito “…. un libro singolare, casereccio, vibrante di memorie sue, con fotografie sue, stampato ed edito con i soldi suoi”; un libro per il quale “non chiede nulla in cambio se non una condivisione riportata nel commiato: «mantenere vivo tra noi un filo diretto che corre tra noi sulle ali della memoria, dell’amicizia, dei sentimenti profondi e dell’affetto, per sempre, da qui all’eternità».

         Il libro sarà presente, con Sabatino!, al raduno di Paderno. Se qualcuno volesse venirne in possesso prima, invii la richiesta (contrassegno euro 12) a Libratti Sabatino tel. 0445880025; oppure presso il curatore del libro Luigino Frigo, tel. 0445 880256 Via Roma, 45 - 36010 Cogollo del Cengio (VI) , e-mail clapfri@goldnet it, Skype
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