La stanza di Giuseppe Segalla

Giuseppe Segalla

Paderno : raduno 2003

di   Giuseppe Segalla

Carissimo Gip, Ti invio la cronaca del raduno di Paterno (da te proditoriamente eluso!): c’è qualche piccola variante rispetto al testo che ti ha inviato fr.Arnaldo. Come al solito, hai ampie facoltà di tagli correzioni…Ciao.   Giuseppe Segalla

PADERNO - RADUNO  2003

Con uno dei suoi ancor vigorosi assalti (gli 81 sono già suonati!), Fratel Arnaldo mi ha chiesto se potevo trovare il tempo per una breve relazione sull’incontro Ex-Lali di Paderno. Il tempo è niente rispetto alla capacità di saper mettere dignitosamente su carta l’incanto di ogni raduno Ex-Lali. Si tratta per ognuno dei partecipanti di un bagno rilassante nel suk dei ricordi, degli incontri, delle relazioni riavviate o create al momento, delle emozioni forti, di tutto quanto può dare autentico sapore all’esistenza. Ci si trova a ricostruire avvenimenti, a ripercorrere le strade di una città amata (Tripoli o Bengasi che sia), a rivisitare luoghi e abitudini. Il raduno è medicina prodigiosa che cancella di colpo i trentatré anni del dopo Libia, riconsegnandoci la giovinezza. Ognuno, nei gruppi che si formano spontanei, diventa  protagonista di storie che meriterebbero, tutte, l’onore della cronaca… Ed è un vero peccato che il povero scrivano di turno  si possa rendere testimone soltanto di ciò che si è detto e fatto intorno a lui, di quello soltanto che è stato oggetto delle sue limitate percezioni.

E allora via con la cronaca.

Intanto si è sentita la mancanza di persone sempre vicine e attive all'interno dell'Associazione, quelle che fanno in certo senso da punto di riferimento per molti di noi. Tuttavia i Consolandi (Carmelo!), i Marangelli, gli Angelucci, i Salgaro…possono indicare una giustificazione più che plausibile alla loro assenza nella data stessa del Raduno che, per cause di forza maggiore, è risultata poco felice. Non lo è stata comunque per le milizie fedelissime di Latina e dintorni che, trasbordate quest’anno da Valeri Giancarmine con un pullman granturismo di gran classe, hanno fatto tappa al Filippin, presenziando al raduno.Parte essenziale dell'incontro è risultata, al mattino, l'assemblea degli associati e dei simpatizzanti che si è svolta nel salone-teatro secondo un rituale ormai classico.

Ha aperto i discorsi Fr. Arnaldo, ricordando che eravamo riuniti nel nome dell’amicizia certo, ma anche…"Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…", per sottolineare il connettivo cristiano che ci caratterizza e che, proprio perché profondamente cristiano, ci unisce alle persone di qualsiasi altra fede, nella vita di oggi  come già nella scuola dei Fratelli, una scuola a braccia aperte dove si praticava l'accoglienza e il rispetto nei confronti di tutti. Dalle parole di Fr. Arnaldo, ma è meglio dire dal suo cuore, sono esondate espressioni contagiose di entusiasmo, di incoraggiamento, di fiducia… da tenere come scorta per i giorni brutti.

         Spazio poi a Fr. Gabriele Dalle Nogare, Direttore degli Istituti Filippin, che si era fatto carico di un rientro molto mattiniero da Parma per essere presente tra gli Ex-Lali. Se già ci aveva sorpresi l’anno passato con un intervento felicissimo alla consegna della “Stella al merito lasalliano” al nostro Presidente, quest’anno ci ha offerto un contributo di parole veramente ispirato. Il tema del resto era di quelli che ci toccano: Fr. Amedeo! Seguendo la preziosa quanto attualissima didattica (la conoscessero i maestri di oggi!) lasciata dal De La Salle ai Fratelli ormai 300 anni fa, Fr. Gabriele ha catturato la nostra attenzione richiamandoci alla comune e recente esperienza dell’incontro col pianeta Marte. L’aggancio a Fratel Amedeo è risultato facile e felice: è lui il nostro Marte, che prende luce da Dio e la riflette brillante e significativa su di noi. Lui è il nostro punto di riferimento nell’affrontare con lo spirito giusto la quotidianità.

         Al nostro amato Presidente, Giancarlo Consolandi, sono toccati gli adempimenti formali. Ha  ricordato anzitutto i  riuscitissimi raduni di Roma (con  la bella novità delle ex-allieve di Bengasi) e di Malta, dove il cuore ecumenico di Anna Grech si è fatto a pezzi per garantire a tutti una buona accoglienza. (Vedere in proposito nell’"Oasi" di maggio/agosto le ottime relazioni di Roberto Longo e Antonio Capodieci, se si può nominare il “sergente di ferro” senza incorrere in cartellini rossi!).

         Il Presidente ha lamentato poi una certa disattenzione da parte di molti soci nei confronti delle quote associative: è con queste che si finanzia la stampa dell’"Oasi", nonché la serie di attività benefiche programmate dal Consiglio. Non è mancato un cenno ai progressi nelle relazioni diplomatiche con la Libia che dovrebbero finalmente agevolare quanti hanno in mente il pellegrinaggio della nostalgia… Ci ha poi riferito sull’attuale presenza cristiana in Tripoli, desunta da un periodico della Diocesi, puntualmente inviatogli dal vescovo Mons. Martinelli.

          Altro gesto significativo del Presidente è stata la consegna di un omaggio a Fr. Felice Verbenesi, già insegnante a Tripoli un tempo e, lì sul palco, commosso testimone dell’affetto degli Ex-Lali.

          Ha concluso il suo intervento sottolineando la cattura da parte di Giancarlo Trovato e Felice Spagnolo, silenziosi tuttofare, di tre pesci pregiati (Armando Inserra, Oddo Sergio e Palmisciano Luciano) che, essendo ancora piccoli al momento del rimpatrio e non avendo vissuto appieno le esperienze che così fortemente legano noi “vecchi”, erano finora sfuggiti alle reti dell’Associazione. Armando Inserra ha dovuto pagare pegno per la lunga latitanza e lo ha fatto a un livello decisamente alto, con un intervento pieno di spontaneità e, insieme, di saggezza. Per me che quarant’anni fa l’ho avuto sui banchi di scuola in IV e V elementare è stato un felicissimo cappaò.

Le parole di Gildo Drago si sono inserite nel filone…astrale proposto da Fr. Gabriele: sono state un ennesimo invito agli Ex-Lali a guardare in alto, a vivere la dimensione cristiana e lasalliana che il Padreterno ci ha regalato. Mentre parlava, mi tornavano alla mente le parole di un mio insegnante, un Fratello, che citava un pensiero di J.M.Escrivà, da poco santificato: ”Perché ti accontenti di razzolare per terra come le galline, quando puoi volare in alto come le aquile?”

         Si è trovato doveroso spazio anche all’intervento di Anna Grech, in rappresentanza degli Ex-alunni dei Fratelli di Malta, con noi gemellati. Che dire di Anna? E’ una fedelissima dei nostri raduni; sicuramente ama poco esporsi col microfono, ma altrettanto sicuramente ha una naturale e grandissima attitudine ad offrire il massimo  della collaborazione. E tutto come se tra Malta e l’Italia non ci fosse il mare. Secondo me, ha anche il dono dell’ubiquità.

         Gli altri eventi si sono susseguiti secondo tradizione: l’impegno della S.Messa col ricordo dei defunti, il pranzo come ulteriore momento di fraternità, la foto di gruppo ad opera del fotografo ufficiale, Fr. Luigi Montini, e di qualche paparazzo dilettante… tipo il carissimo Giulio Marcello!

In occasione della lotteria pomeridiana si è assistito a un tentativo di colpo di stato: il Consolandi delle Puglie si è impadronito del microfono a spese del Consolandi di Latina, per altro assente giustificato. Come finirà? Un motivo in più per essere presenti, a Dio piacendo, il prossimo anno.

                                                                  Giuseppe Segalla

 

P.S.:  Colta nell’aria, pare anche dai membri del Consiglio: si raccomanda di proporre nell’"Oasi" foto più grandi, possibilmente dotate di didascalie e, soprattutto, corredate di nominativi.