Caro Maurizio,
Ti invio il reperto
storico che papà mi ha
chiesto per l’ Oasi!
Gli ho preparato anche un
piccolo “cappello” del quale
potete anche non tener
conto.
Con affetto,
dal tuo antichissimo
maestro
Giuseppe Segalla
L’amore per
l’”Oasi” e la voglia di
fornirle sempre nuovo sangue
ha spinto Carmelo Consolandi
a chiedermi se da qualche
parte conservassi ancora uno
strambotto in versi che gli
dedicai ai bei tempi… Lo
strambotto è stato scovato:
era nascosto nelle pagine de
“L’interlocutore”, un
ciclostilato – qualcuno lo
ricorderà - sorto dalla
voglia di dialogare, di
approfondire, di discutere…
di alcuni giovani
dell’Associazione “La
Salle”. Siamo arrivati alla
bellezza di… cinque numeri,
sempre più curati
graficamente, dei quali
conservo copia.
Le strofe in rima
erano un chiaro pretesto per
ringraziare, senza pagar
dazio (né sterline!), il
buon Carmelo per le infinite
cose che ha fatto a favore
dell’Associazione. Bastava
lanciargli il fatidico
fischio e si era certi che
qualsiasi progetto andava in
porto.
Nel rileggerla, mi
sorprende il fatto di
avergli dato del “Lei”, dal
momento che erano già grandi
l’affetto e la stima che ci
legano.
Il vizio di scrivere non
sono riuscito a togliermelo.
Anzi, spudoratamente
approfitto dell’occasione
per annunciare che al raduno
di Paderno porterò una mia
raccolta di poesie, con
dedica agli Ex-LaLi di una
parte dell’opera.
A Carmelo un sempre
sentito ringraziamento per
quanto ha fatto e continua a
fare per gli Ex LaLi.
Giuseppe Segalla
IL CANESTRO MOBILE
Trovo giusto che il mio zelo
imbastisca per Carmelo
un elogio pubblico.
E’ una forma come un’altra
(beh, diciamo la più
scaltra!)
di… saldare i debiti.
Mi rifaccio all’8 aprile
quando giunse nel cortile
una…fuoriserie.
Ve la lascio immaginare,
proprio per non scomodare
termini preistorici.
Dal rottame rosseggiante
che arrancava tossicchiante
fu sbarcato il carico,
Quindi, docili ai comandi
di Carmelo Consolandi,
ci mettemmo all’opera:
Lì due tubi, qui un bullone…
e la porta del pallone
sorse d’incantesimo.
Or mi assale un dubbio
atroce
di cui faccio portavoce
qualche rima esotica.
Quelle mille e più premure
di aggiornar le attrezzature
dello sport “sallistico”,
via,… mi lasciano perplesso:
che non sia forse un
complesso?...
Sa… la psicanalisi..
Indagando i precedenti,
dagli antichi ai più
recenti,
sono giunto a crederlo.
Un dantesco contrappasso
la punisce, passo a passo,
dei trascorsi d’arbitro!
Quelle reti invalidate…
poi quell’altre che ha
inventate!?..
Oh, non voglia esimersi.
E così, caro Carmelo,
fin che vita le dà il cielo,
più non c’è rimedio:
oggi i pali della porta,
poi vernici d’ogni sorta
per tracciare i limiti;
ieri i cerchi del canestro,
quindi il tennis… Del suo
estro
certo non si dubita!
Solo un giorno la ragione
le giocò un tiro birbone.
Proprio c’è da chiedersi
come mai le uscì di mano
quel grottesco tamberlano
del canestro mobile:
un aggeggio che ha le carte
tutte in regola con l’arte
da Biennale Veneta!
Non insisto e cerco accenti
per cantare i suoi talenti
multiformi e innumeri.
Senza toglierle il valore
come cineoperatore,
credo, penso e reputo
che suo vanto incontrastato
sia il microfono… assordato
delle “Bingo – Tombole”.
A proposito le conto
l’ultimissima con sconto
sul valore storico.
Shakespeare – dice – volle
andare
a un binghetto familiare:
lui, la moglie, eccetera.
Se ne stava lì con lei,
quando al numero “C 6”
fiutò odor di tragico:
“Ma ci sono o non ci sono?
E, se sono, chi mai sono?!”
Ecco il dubbio amletico!
Ma perché filosofare
quando i pesci nel bel mare
sembra che ci aspettino?
E Carmelo pescatore,
su uno yacht da gran
signore,
cerca il mare libero…
Sullo yacht la fantasia
sogna un’inclita teoria
d’esemplari ittici…