La stanza di Giuseppe Segalla

Giuseppe Segalla

Memoria di Gildo Drago

(nel giorno del suo funerale)

di   Giuseppe Segalla

 

         Caro Gildo,

         In un giorno che era scritto da sempre, la cosa terribile si è nascosta dentro di te e per te che conoscevi l’alfabeto della fede, anche questo ha avuto subito un senso e la giusta collocazione nella tua esistenza. Noi invece ci siamo ritrovati smarriti e ribelli all’annuncio della tua malattia e anche adesso che tutto umanamente si è compiuto ci sentiamo turbati. In questo momento di sconforto, noi, Ex-alunni dei Fratelli delle Scuole Cristiane, cerchiamo consolazione – come  sempre facevi tu in simili circostanze – nelle parole di un antico prefazio: “Ai tuoi fedeli, Signore, la vita non viene tolta, ma trasformata e, distrutta l’abitazione di questo esilio terreno, viene preparata una dimora eterna nei cieli”. E così noi ti sentiamo vivo e presente, sia pure già partecipe di mondi a noi ignoti. Nel segno di questi sentimenti, largamente condivisi dai tuoi cari, ci siamo stretti alla comunità parrocchiale di Santa Bertilla, in Vicenza, per questo fraterno commiato. 

         Un legame profondo ti teneva costantemente in contatto con quelli che erano stati i tuoi amici e i tuoi maestri, a Tripoli di Libia. Con loro hai fondato e guidato per lunghi anni il gruppo dell’Azione Cattolica all’interno della mitica “La Salle” di Fr. Arnaldo. Per molti anni poi sei stato, anzi sei parte della Dirigenza dell’Associazione degli Ex-Alunni, fondata da un maestro indimenticato, Fr. Amedeo, un religioso che ti ha lasciato eredità preziose di fede e di grande umanità.. Noi che l’abbiamo conosciuto lo teniamo in considerazione di santo e osiamo anche aggiungere che tanto gli assomigli.

         Possiamo leggere il tuo impegno in seno all’Associazione come una specie di personale tributo di riconoscenza a chi ti aveva trasmesso, con la cultura, anche il senso della vita, il modo per affrontarla con dignità e serenità insieme. Erano grandi i pensieri che guidavano ogni tuo gesto, erano pensieri e sentimenti di Vangelo. Le tue parole, i tuoi interventi, le tue lettere rappresentavano un costante invito a guardare in alto, tanto in alto da mettere spesso in crisi la nostra rassicurante normalità.

         Ci sarà un posto privilegiato nella nostra memoria per accogliere degnamente la perenne bontà dei tuoi atteggiamenti, la dolcezza accogliente del tuo sguardo, la sensibilità con cui sapevi intuire e prevenire le esigenze del prossimo. E ci dovrà pure essere un posto nella volontà dove diventi urgente il bisogno di prenderti ad esempio.

         La nostra doverosa partecipazione e la nostra preghiera oggi diventano, oltre che una testimonianza di affetto nei confronti dei tuoi cari, un ringraziamento a Dio per averci regalato nella tua persona un testimone così chiaro della sua presenza in questo mondo.     (Vicenza, 6 dicembre 2005)

 Giuseppe Segalla

            A Roberto Longo: su invito di Giancarlo Consolandi, ti invio una delle testimonianze lette in occasione del funerale di Gildo Drago. La partecipazione degli Ex-LaLi è stata numerosa,  commossa e qualificata. Lo meritava del resto quel personaggio straordinario che è stato Gildo, uno che frequentava con eguale disinvoltura le forme della socialità e dell’amicizia e le alte sfere della spiritualità; uno da mettere molto vicino a fr. Amedeo. Il Presidente ti ragguaglierà circa l’utilizzo nell’ Oasi di questo come di altri documenti che ti dovrebbero giungere da Martines, dallo stesso Presidente e dalla sig.ra Arcangeli.

         Cordialità  da  Giuseppe Segalla