Caro Gildo,
In un giorno che era
scritto da sempre, la cosa
terribile si è nascosta dentro
di te e per te che conoscevi
l’alfabeto della fede, anche
questo ha avuto subito un senso
e la giusta collocazione nella
tua esistenza. Noi invece ci
siamo ritrovati smarriti e
ribelli all’annuncio della tua
malattia e anche adesso che
tutto umanamente si è compiuto
ci sentiamo turbati. In questo
momento di sconforto, noi,
Ex-alunni dei Fratelli delle
Scuole Cristiane, cerchiamo
consolazione – come sempre
facevi tu in simili circostanze
– nelle parole di un antico
prefazio: “Ai tuoi fedeli,
Signore, la vita non viene
tolta, ma trasformata e,
distrutta l’abitazione di questo
esilio terreno, viene preparata
una dimora eterna nei cieli”. E
così noi ti sentiamo vivo e
presente, sia pure già partecipe
di mondi a noi ignoti. Nel segno
di questi sentimenti, largamente
condivisi dai tuoi cari, ci
siamo stretti alla comunità
parrocchiale di Santa Bertilla,
in Vicenza, per questo fraterno
commiato.
Un legame profondo ti
teneva costantemente in contatto
con quelli che erano stati i
tuoi amici e i tuoi maestri, a
Tripoli di Libia. Con loro hai
fondato e guidato per lunghi
anni il gruppo dell’Azione
Cattolica all’interno della
mitica “La Salle” di Fr.
Arnaldo. Per molti anni poi sei
stato, anzi sei parte della
Dirigenza dell’Associazione
degli Ex-Alunni, fondata da un
maestro indimenticato, Fr.
Amedeo, un religioso che ti ha
lasciato eredità preziose di
fede e di grande umanità.. Noi
che l’abbiamo conosciuto lo
teniamo in considerazione di
santo e osiamo anche aggiungere
che tanto gli assomigli.
Possiamo leggere il tuo
impegno in seno all’Associazione
come una specie di personale
tributo di riconoscenza a chi ti
aveva trasmesso, con la cultura,
anche il senso della vita, il
modo per affrontarla con dignità
e serenità insieme. Erano grandi
i pensieri che guidavano ogni
tuo gesto, erano pensieri e
sentimenti di Vangelo. Le tue
parole, i tuoi interventi, le
tue lettere rappresentavano un
costante invito a guardare in
alto, tanto in alto da mettere
spesso in crisi la nostra
rassicurante normalità.
Ci sarà un posto
privilegiato nella nostra
memoria per accogliere
degnamente la perenne bontà dei
tuoi atteggiamenti, la dolcezza
accogliente del tuo sguardo, la
sensibilità con cui sapevi
intuire e prevenire le esigenze
del prossimo. E ci dovrà pure
essere un posto nella volontà
dove diventi urgente il bisogno
di prenderti ad esempio.
La nostra doverosa
partecipazione e la nostra
preghiera oggi diventano, oltre
che una testimonianza di affetto
nei confronti dei tuoi cari, un
ringraziamento a Dio per averci
regalato nella tua persona un
testimone così chiaro della sua
presenza in questo mondo.
(Vicenza, 6 dicembre 2005)
Giuseppe
Segalla
A
Roberto Longo: su invito di
Giancarlo Consolandi, ti invio
una delle testimonianze lette in
occasione del funerale di Gildo
Drago. La partecipazione degli
Ex-LaLi è stata numerosa,
commossa e qualificata. Lo
meritava del resto quel
personaggio straordinario che è
stato Gildo, uno che frequentava
con eguale disinvoltura le forme
della socialità e dell’amicizia
e le alte sfere della
spiritualità; uno da mettere
molto vicino a fr. Amedeo. Il
Presidente ti ragguaglierà circa
l’utilizzo nell’ Oasi di questo
come di altri documenti che ti
dovrebbero giungere da Martines,
dallo stesso Presidente e dalla
sig.ra Arcangeli.
Cordialità da Giuseppe Segalla