Quando mi butto a scrivere sui
raduni ai quali partecipo (Paderno
nell’occasione), mi prende un
forte senso di impotenza: ma
come si fa a tradurre la varietà
degli incontri, delle
sensazioni, dei ricordi… che
ognuno di noi vive in simili
circostanze? La mia
testimonianza non può che essere
limitata e non rende ragione
della ricchezza di questi
appuntamenti.
Mi viene da pensare che
se almeno alcuni dei
partecipanti inviassero all’Oasi
le piccole briciole delle loro
esperienze, ne risulterebbe un
saporitissimo piatto di cuscus.
Chi fosse frenato dall’idea di
non saper scrivere, sappia –
come lo sa ogni ex-LaLi – che
noi guardiamo all’anima più che
alle forme e alla sintassi.
Roberto Longo fa il suo pezzo
con la bravura e la vivacità che
gli riconosciamo e noi
aggiungiamo aspetti particolari
e personali che Roberto può non
aver colto. Così nell’Oasi la
vegetazione si arricchisce di
colori e di nuove specie…
A modo di esempio, mi viene da
scrivere quanto segue, in
riferimento all’ultimo raduno.
“ Sto a un’ora di
macchina da Paderno e nella mia
agenda la data del raduno è
segnata in rosso. Nei giorni
precedenti, in contatto con
Giancarlo Trovato, abbiamo già
raccolto giustificazioni valide
alle assenze degli amici Ermanno
Corso, Bruno Muratori e Emanuele
Andreoli. Il cellulare di Oscar
Corsieri non ci ha dato udienza
per questa volta. Tento anche il
riaggancio del carissimo Carlo
Scotuzzi che però ha la
“roulotte” da recuperare in
qualche campeggio dell’Alto
Adriatico.
A Paderno, i soliti
graditissimi incontri. Per
scelta parlo solo di quelli in
certo modo speciali. Per me,
giovane maestro al De La Salle
dal 1962 al ’68, ritrovare gli
“antichi” alunni è una felicità
indicibile. Tre anni fa ho
rivisto Armando Inserra, lo
scorso anno Antonio Cordani e
ora Nicola Vischi. E i tre sono
presenti in contemporanea
quest’anno.
Ritrovarseli davanti maturi e
tuttavia riconoscibili
nell’aspetto e nel carattere è
sensazione piacevolissima. Come
lo è il fare, adesso, discorsi
“da grandi” o il ripercorrere
alcuni momenti della vita
scolastica ( le regioni d’Italia
“in rilievo” sulla lavagna tanto
il maestro/Fratello ci sapeva
fare con i gessi… il primo posto
nella classifica delle “buone
note” perso per una banale
influenza…) e le successive
tappe della vita (gli studi, i
trasferimenti, le occupazioni,
la moglie, i figli…).
Ancora di più si è parlato dei
compagni di classe, ricordandoli
puntigliosamente tutti, facendo
riferimento all’ultima volta che
si era visto questo e quello,
ipotizzando l’attuale luogo di
residenza… Quanti
“desaparecidos” e quanta voglia
di ritrovarsi. Forse il fatto di
essere stati costreti all’esilio
quando, causa la giovane età,
non avevano ancora messo radici
profonde in Libia non provoca in
loro il desiderio di ritrovarsi
che è tipico degli Ex-LaLi più
anziani.
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Lugo di Vicenza,
09 ottobre 2005
Carissimo Roberto
Longo,
Ho saputo da
Giancarlo Trovato che fr. Gip è
tuttora in giro per il mondo e
che
quindi è utile
far riferimento a te per
faccende di “Oasi”. Giro dunque
a te questo piccolo contributo
sul quale puoi praticare ogni
genere di tagli, cotture,
supplizi… fino al pratico uso di
accendere il caminetto.
Oso
anche farti omaggio di una mia
pubblicazione (“Calamite di
luna”), già poco affidabile fin
dal titolo. Nel caso la volessi
assumere, come sonnifero o
medicina, ti raccomando le
piccole dosi.
Cari
saluti a te e alla sorellina
dell’amico Gianni.
Giuseppe Segalla
P. S.
Gli elogi per i
tuoi interventi sull’Oasi, così
freschi e documentati, sono
convinti da parte mia e più che
meritati da parte tua. Persisti
nell’impresa perché sei
all’altezza del compito e fai
opera meritoria nei confronti
dei tanti che aspettano la
rivista come una
minirimpatriata.
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Lugo di
Vicenza, 09 ottobre 2005
Carissimo Gip,
Non so
se sei tornato “tutto” da
Altrove. Lo spero tanto perché,
come sai, qualche brandello di
te ci risulta indispensabile.
Ti invio quattro
righe sull’incontro di Paderno,
nella convinzione che sarà
Roberto Longo a fare il pezzo
forte.
Avrai
saputo della “disgrazia” che mi
è toccata con la nomina a
Consigliere dell’Associazione,
come non bastassero le
presidenze che ho da queste
parti, due figli ancora
studenti, 7.000 metri di terra
intorno casa, la Pro Loco, la
Piscina di Agnolin!… Più che
altro mi pesa il fatto di essere
piuttosto decentrato in tutti i
sensi e quindi più bisognoso di
ordini che portatore di
iniziative.
Il Presidente mi
ha invitato a scrivere qualcosa
per convogliare verso l’Oasi e
verso i raduni gli Ex-LaLi i più
giovani, i grandi assenti se
vedo bene. Ne ho fatto cenno nel
mio scritto, ma forse il
Presidente vuole qualcosa di
specifico. Fammelo sapere.
Da
settembre sono in pensione con
40 anni riconosciuti di servizio
e non posso lamentarmi in nessun
modo.
Oso inviarti,
tramite posta, il libercolo che
dopo tante incertezze ho dato
alle stampe. Doveva essere
pronto per il raduno di Paderno,
ma l’Editore mi ha menato per
l’aia da giugno ad ottobre… Qua
intorno mi ha dato delle belle
soddisfazioni.
Come
sempre, salutami gli amici che
ti giungono a tiro e conservati
in salute.
Cordialmente
Giuseppe Segalla