La stanza di Giuseppe Segalla

Giuseppe Segalla

Paderno in briciole

Il raduno ex-Lali del 2005

di   Giuseppe Segalla

            Quando mi butto a scrivere sui raduni ai quali partecipo (Paderno nell’occasione),  mi prende un forte senso di impotenza: ma come si fa a tradurre la varietà degli incontri, delle sensazioni, dei ricordi… che ognuno di noi vive in simili circostanze? La mia testimonianza non può che essere limitata e non rende ragione della ricchezza di questi appuntamenti.

         Mi viene da pensare che se almeno alcuni dei partecipanti inviassero all’Oasi le piccole briciole delle loro esperienze, ne risulterebbe un saporitissimo piatto di cuscus. Chi fosse frenato dall’idea di non saper scrivere, sappia – come lo sa ogni ex-LaLi – che noi guardiamo all’anima più che alle forme e alla sintassi.

Roberto Longo fa il suo pezzo con la bravura e la vivacità che gli riconosciamo e noi aggiungiamo aspetti particolari e personali che Roberto può non aver colto. Così nell’Oasi la vegetazione si arricchisce di colori e di nuove specie…

A modo di esempio, mi viene da scrivere quanto segue, in riferimento all’ultimo raduno.

         “ Sto a un’ora di macchina da Paderno e nella mia agenda la data del raduno è segnata in rosso. Nei giorni precedenti, in contatto con Giancarlo Trovato, abbiamo già raccolto giustificazioni valide alle assenze degli amici Ermanno Corso, Bruno Muratori e Emanuele Andreoli. Il cellulare di Oscar Corsieri non ci ha dato udienza per questa volta. Tento anche il riaggancio del carissimo Carlo Scotuzzi che però ha la “roulotte” da recuperare in qualche campeggio dell’Alto Adriatico.

         A Paderno, i soliti graditissimi incontri. Per scelta parlo solo di quelli in certo modo speciali. Per me, giovane maestro al De La Salle dal 1962 al ’68, ritrovare gli “antichi” alunni è una felicità indicibile. Tre anni fa ho rivisto Armando Inserra, lo scorso anno Antonio Cordani e ora Nicola Vischi. E i tre sono presenti in contemporanea quest’anno.

Ritrovarseli davanti maturi e tuttavia riconoscibili nell’aspetto e nel carattere è sensazione piacevolissima. Come lo è il fare, adesso, discorsi “da grandi” o il ripercorrere alcuni momenti della vita scolastica ( le regioni d’Italia “in rilievo” sulla lavagna tanto il maestro/Fratello ci sapeva fare con i gessi… il primo posto nella classifica delle “buone note” perso per una banale influenza…) e le successive tappe della vita (gli studi, i trasferimenti, le occupazioni, la moglie, i figli…).

Ancora di più si è parlato dei compagni di classe, ricordandoli puntigliosamente tutti, facendo riferimento all’ultima volta che si era visto questo e quello, ipotizzando l’attuale luogo di residenza… Quanti “desaparecidos” e quanta voglia di ritrovarsi. Forse il fatto di essere stati costreti all’esilio quando, causa la giovane età, non avevano ancora messo radici profonde in Libia non provoca in loro il desiderio di ritrovarsi che è tipico degli Ex-LaLi più anziani.

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Lugo di Vicenza,  09 ottobre 2005

Carissimo Roberto Longo,

Ho saputo da Giancarlo Trovato che fr. Gip è tuttora in giro per il mondo e che

quindi è utile far riferimento a te per faccende di “Oasi”. Giro dunque a te questo piccolo contributo sul quale puoi praticare ogni genere di tagli, cotture, supplizi… fino al pratico uso di accendere il caminetto.

         Oso anche farti omaggio di una mia pubblicazione (“Calamite di luna”), già poco affidabile fin dal titolo. Nel caso la volessi assumere, come sonnifero o medicina, ti raccomando le piccole dosi.

         Cari saluti a te e alla sorellina dell’amico Gianni.

                                                                           Giuseppe Segalla 

P. S.

Gli elogi per i tuoi interventi sull’Oasi, così freschi e documentati, sono convinti da parte mia e più che meritati da parte tua. Persisti nell’impresa perché sei all’altezza del compito e fai opera meritoria nei confronti dei tanti che aspettano la rivista come una minirimpatriata.

 

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 Lugo di Vicenza,  09 ottobre 2005

Carissimo Gip,

         Non so se sei tornato “tutto” da Altrove. Lo spero tanto perché, come sai, qualche brandello di te ci risulta indispensabile.

Ti invio quattro righe sull’incontro di Paderno, nella convinzione che sarà Roberto Longo a fare il pezzo forte.

         Avrai saputo della “disgrazia” che mi è toccata con la nomina a Consigliere dell’Associazione, come non bastassero le presidenze che ho da queste parti, due figli ancora studenti, 7.000 metri di terra intorno casa, la Pro Loco, la Piscina di Agnolin!… Più che altro mi pesa il fatto di essere piuttosto decentrato in tutti i sensi e quindi più bisognoso di ordini che portatore di iniziative.

Il Presidente mi ha invitato a scrivere qualcosa per convogliare verso l’Oasi e verso i raduni gli Ex-LaLi i più giovani, i grandi assenti se vedo bene. Ne ho fatto cenno nel mio scritto, ma forse il Presidente vuole qualcosa di specifico. Fammelo sapere. 

         Da settembre sono in pensione con 40 anni riconosciuti di servizio e non posso lamentarmi in nessun modo.

Oso inviarti, tramite posta, il libercolo che dopo tante incertezze ho dato alle stampe. Doveva essere pronto per il raduno di Paderno, ma l’Editore mi ha menato per l’aia da giugno ad ottobre… Qua intorno mi ha dato delle belle soddisfazioni.

         Come sempre, salutami gli amici che ti giungono a tiro e conservati in salute.

                                                                  Cordialmente

                                                                  Giuseppe Segalla