Verso la fine dell’estate, uno
squillo amichevole ha
attraversato il mare e mi ha
raggiunto da Ischia, dove il
buon Antonio Marcello va a
recitare la parte del nonno. Si
è parlato naturalmente della
“durezza” del luogo che il
povero Antonio deve sopportare
per tutta la stagione estiva
(quanto ti comprendiamo e ti
compatiamo!); si è parlato con
affetto del fratellino Giulio,
anche lui fresco e felice nonno…
Poi, rifacendosi al “Telefonate,
gente..” già proposto ne
“l’oasi”, Antonio mi prospettava
di ribattezzare il titolo con un
più seducente e diretto “Chi
l’ha visto?”, immaginando la
rubrica come un luogo in cui
possano trovare posto messaggi
anche brevissimi del tipo
(inventato, ma non troppo) :
“Sono Michele Gerakis, abito ad
Atene. In Italia per lavoro, il
17 novembre ho incontrato a
Parma Fr. Piero, compagni di
classe ed amici quali Giancarlo
Trovato con Regina, Ermanno
Corso, Lorenzo Giannì con
Santina, Bruno Muratori e un suo
amico…”
Questo per dire che va tutto
bene quello che serve a fare
gruppo e provvederà il saggio
Redattore capo, Roberto Longo,
alla raccolta dei messaggi(ni) e
alla scelta dei titoli.
Intanto telefonate ai quattro
venti. Seguendo il fiuto o la
ragione, cercate compagni di
classe, amici Ex LaLi e
simpatizzanti che avete perso di
vista e, se rintracciate qualche
“pecorella smarrita”,
segnalatela perché questi
“recuperi” sono una gioia da
spartire con tutti. La
raccomandazione è diretta in
particolare ai più giovani, a
quelli che ne “l’oasi” non hanno
ancora messo piede.
Tra le telefonate
arrampicatesi su per la collina
in cui abito vorrei segnalare
quella di Angelo Caruso, già mio
alunno a Tripoli. Una collega
insegnante ha sempre sostenuto
una teoria di quelle da tenere
ben chiuse nel cassetto perché,
se le vedono i benpensanti, vi
squalificano del tutto e per
sempre. Dice, la signora Teoria,
che gli alunni come si
presentano il primo giorno di
scuola, tali li ritrovi alla
fine del corso scolastico. Credo
si possa essere d’accordo almeno
per quanto riguarda i tratti
fondamentali del carattere.
Infatti, appena Angelo ha aperto
bocca, mi sono rivisto davanti
il biondino smilzo, sveglio e
vivace conosciuto quaranta e più
anni fa.
Mi ha raccontato della sua vita
caratterizzata da un dinamismo a
tutto campo. Tanto dinamico che
gli impegni di lavoro lo stavano
chiamando ad Hong-Kong. Pareva
già quasi sulla scaletta
dell’aereo, ma ha fatto in tempo
a comunicarmi che dalle sue
parti, Acilia?, abitano altri
compagni di classe tra i quali
Lorenzo Rondinone…
Nel tempo delle feste
si è fatto vivo Giorgio
Guastella, da Ostia. Stessa
classe pure lui. Stava
aspettando il ritorno da un
campo scout di uno dei figli
per… metterlo in lavatrice.
Evidentemente vale ancora il
detto “talis pater, talis
filius…”. Anni fa ho riferito ne
“l’oasi” di qualche sua
esilarante avventura scolastica,
ma ormai è arrivato, forse,
anche per Giorgio il momento di
lasciare campo ai figli per
questo genere di cose. A
proposito di campi, mi informava
di aver giocato a calcio col
papà di De Rossi e, faccenda più
pertinente col nostro mondo, che
Giuseppe Rallo, ex-lali e suo
compagno di classe, insegna
Medicina in una delle Università
di Roma.
Lunghe telefonate anche
con l’inossidabile maestro
Boccia a discutere di poesia
(quante sue composizioni ha già
raccolto “l’oasi”!): lui a dire
che la mia poesia era troppo
sostenuta e parzialmente
ermetica per i suoi gusti,
mentre la sua era cosa da
poveretti.. Io a rivalutare la
sua come espressione spontanea e
convincente di sentimenti
facilmente condivisibili.
E naturalmente anche a parlare
del figlio Flavio, un luminare
dell’implantologia dentaria in
Genova, mio alunno e compagno
(per citare ex-lali “presenti”)
di Ermanno Corso, di Armando
Inserra, di Antonio Cordani e
dell’ormai milanese Cottone
Luigi che ho avuto il piacere di
rivedere a Paderno.
Ci si sente spesso
anche con Sabatino Libratti,
ottantanove anni di lucidità e
di entusiasmo contagioso,
ex-lali di sciara Espagnol, la
mitica scuola del Vicariato,
nonché fratello di Pina, la
moglie dell’indimenticabile
Gildo Drago.
Ci tiene a far sapere che il
ricavato delle copie del libro
sulla sua vita avventurosa
(“Quel ca me ricordo”) che
saranno poste in vendita nei
raduni andrà a favore
dell’Associazione.
Una gradita chiamata da
Roma: in linea Luigi Vitale, un
assiduo del glorioso cortile dei
Fratelli. “Si ricorda di me?”, è
l’approccio fatidico. Sì, me lo
ricordavo bene. “Mi trova nella
foto a pag. 23 de “l’oasi” n.2
anno 2006 (Raduno di Roma):
vedrà che sono un po’
cambiato…”. Siamo tutti cambiati
nell’aspetto esteriore: chi ci
ha rimesso i capelli, chi la
linea, chi l’agilità… ma ci
sentiamo ancora tanto
fraternamente vicini, portatori
di pensieri positivi e col
comune desiderio di ritrovarci.
Telefonate, gente,
telefonate!
Giuseppe
Segalla
*******
Caro Roberto* ,
costretto in casa da
mezza influenza, ho potuto…
arrivare prima del 15 c.m. Come
sempre, prendi in considerazione
quello che ti serve e per il
resto ci sono le discariche.
Spero di vederti a Torino, se
riuscirò a sistemare l’orto e
“legare” le viti dopo la
potatura.. noi poveri contadini.
Saluti cari
Giuseppe
* Roberto Longo (redattore
dell'Oasi)