PREFAZIONE e DEDICA
Questo racconto non vuole urtare la sensibilità di
nessuno, tanto meno quella degli amici citati.
Ne approfitto per scusarmi con coloro che, per una
naturale debilitazione della memoria o perché non
incontrati sui sentieri percorsi, ho tralasciato,
ricordando loro che, se anche assenti tra queste righe,
non lo sono di certo dentro di me.
Tengo poi a precisare che la mia posizione in merito
agli avvenimenti descritti non è dettata da un testardo
schieramento ideologico, è piuttosto espressione di un
orientamento socio-sindacale, nato e maturato a contatto
con la realtà di cui narro.
Un ringraziamento particolarmente sentito lo devo a
Luciano Palmisciano per la consulenza; a Lisa Sciueref e
Daniela Lecchi per la grafica della copertina; ai miei
figli e a Beatrice Nabholz per il sostegno.
Dedico, infine l’opera a tutti gli
abitanti della Dahra di ieri e di oggi e ai “bastardi”
del Circolo di San Francesco.
Andrea
Amedeo Sammartano